60 ANNI DI PASSIONE - Montevecchia 1953-2013

IERI...

Erano gli anni in cui la tv stava appena per nascere: la sera si andava in trattoria, che era pure il bar dove giocare a scopone e non c’era borgo che ne fosse privo. La sera arrivare fino a Montevecchia era roba da milanesi con i soldi, ma si veniva quassù per i formaggini, il salame, il pincianel e per cogliere castagne.

Era il 1953 quando Franco ed Elvira ritirarono la trattoria dove il vino fatto con le vigne di casa faceva compagnia ai formaggini e ai salumi fatti con i maiali di casa.

Pian piano crebbe la famiglia e crebbe il locale intorno a quel che restava di un convento che fu.

Per la gente il Passone cominciò a passare da trattoria a ristorante quando ebbe l’ardire di inventare il “piatto strano”: il coniglio al caffè che suonava estroso, ma aveva il gusto del buon arrosto di casa col tocco in più che piaceva allora come oggi.

Un salto di qualità si ebbe negli anni ‘80 quando i giovani Cogliati iniziarono ad ospitare cene a tema su prodotti tipici del territorio, vini in testa.

Il menù si fece sempre più vivace, giunsero le prime citazioni sui giornali, la presenza costante sulle guide, la partecipazione a manifestazioni nazionali come “A tavola con i funghi dei Re e dei Papi”.

Intanto cresceva la struttura, ma con l’intelligenza di fare sempre un investimento in più in cucina e in sala.

...OGGI

Ed ecco il Passone di oggi, un’azienda famigliare ma seria, fatta di persone, di ambienti e di idee.

Le persone sono quelle di sempre: a condurre le sale i Sommelier Valter e Fabrizio che ha preso il posto del papà Franco nell’azienda agricola; in cucina lo Chef Guido e Pierangela degni eredi della mamma Elvira. Ad aiutarli in sala Saula e in cucina Pietro, Mauro e il pasticcere Daniele.

Altre storiche presenze: Iliana, Lorenza, Luciana, Marisa, Laura, Lucia e Rossana ora a dirigere la Pizzeria TRE.

Negli ultimi anni la famiglia è cresciuta e il Ristorante Passone ha visto l’avvento della terza generazione. A dare una mano nelle varie attività, infatti, ci sono anche i nipoti: Barbara e Michele in sala, Marcella, Veronica presenza fissa in ufficio, Susanna al Residence di recente apertura e Massimo alla Pizzeria TRE.

Gli ambienti si sono fatti più importanti, l’ospite ha a disposizione spazi e sale diverse oltre al grande parco-giardino con fontane, giochi d’acqua e piacevoli percorsi ombreggiati.

Uno dei grandi meriti dei Cogliati è quello di non annoiare i clienti affezionati e di offrire un ambiente rilassante e sereno dove si respira l’aria della trattoria del 1953 con i salami di Franco e la cucina di Elvira senza i quali non ci sarebbe il ristorante di oggi.